C’è Emma, che Julie racconta con emozione. Perché è stata Julie a dare vita a Emma ed è stata Emma a ridare vita a Julie. Emma Litta è la giovane donna raccontata da Julie Arlin nel suo libro d’esordio: lavora in tv e ha un’esistenza ‘perfetta da morire’, sconquassata alla soglia dei trent’anni da un tumore al seno.
La diagnosi arriva alle prime righe di ‘Perfetta da morire’, romanzo in cui la vita della protagonista si intreccia con quella dell’autrice. «Di me, nel libro ci sono sicuramente la vicenda legata alla malattia – ci dice Julie Arlin – e il modo in cui ho reagito: con un’immediata voglia di vivere, nonostante paura e shock iniziali. Fin da piccola sono stata incitata a guardare alle opportunità ed è ciò che ho fatto anche nel percorso di malattia. In maniera inaspettata perché se me lo avessero detto prima, non ci avrei mai creduto». Di Julie c’è anche il gruppo di amici, che nel racconto Arlin ha trasformato in vari personaggi. «Ho la fortuna di essere circondata da persone meravigliose, che hanno rispettato il mio modo di voler affrontare il tumore in privato, senza dirlo al grande pubblico». Come Emma, Julie lavora in televisione e come la protagonista «ho deciso di parlarne solamente a chi non poteva non saperlo dal punto di vista lavorativo. Per il resto volevo vivere la vita appieno, con tanta voglia di essere leggera». Una trasformazione che ha cambiato Emma, perché è stata quella di Julie.
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